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Immigrazione clandestina e irregolare

Vengono espulsi o accompagnati alla frontiera gli stranieri che non hanno un regolare visto di ingresso o un permesso di soggiorno

  • Sono clandestini gli stranieri entrati in Italia senza regolare visto di ingresso
  • Sono irregolari gli stranieri che hanno perduto i requisiti necessari per la permanenza sul territorio nazionale (es: permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato), di cui erano però in possesso all'ingresso in Italia

I clandestini, secondo la normativa vigente, devono essere respinti alla frontiera o espulsi

 

Non possono essere espulsi immediatamente se:

  • occorre prestare loro soccorso
  • occorre compiere accertamenti sulla loro identità o nazionalità
  • occorre preparare i documenti per il viaggio
  • non è disponibile un mezzo di trasporto idoneo
  • devono essere trattenuti, previo provvedimento del questore convalidato dal magistrato, presso appositi centri di permanenza temporanea e assistenza (art.14 del Testo Unico n. 286/98) per il tempo strettamente necessario per la loro identificazione ed espulsione

Il Ministro dell'interno adotta i provvedimenti che occorrono per l'esecuzione dell'espulsione (anche mediante convenzioni con altre amministrazioni dello Stato, con gli enti locali, con i proprietari o concessionari di aree, strutture e altre installazioni) e per la realizzazione di interventi assistenziali.


polizia di frontiera
La Direzione centrale della polizia dell’immigrazione e delle frontiere

È stata istituita presso il Dipartimento della pubblica sicurezza dalla legge 30 luglio 2002, n. 189, meglio nota come legge Bossi-Fini, per favorire lo sviluppo di strategie d’azione innovative e più efficaci, anche sul piano internazionale, nel contrasto all’immigrazione clandestina e per gestire le problematiche che riguardano la presenza degli stranieri sul territorio nazionale.


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