10 consigli per laurearti se sei mamma (e lavori)

Questo post è un guestpost, scritto da Elisabetta Scarcella, una mamma di Milano che ha iniziato il primo anno di università mentre era incinta e che ora sta per laurearsi!
Ha scritto per Cose da Mamme questa guida per aiutare con dei consigli concreti chi vuole intraprendere quest’avventura ma anche per trasmettere un messaggio di positività e dimostrare che conciliare studio e bambini non è affatto una cosa impossibile… anche se non si hanno aiuti e si lavora full time!
Ora lascio la parola ad Elisabetta ^_^

mamme e studio

Se ultimamente – magari in piena crisi premestruale e con l’occhietto lucido – avete confidato alla vostra amica che vi sarebbe piaciuto tanto diventare medico/avvocato/architetto/ingegnere ma, poi sono arrivati i figli e se più di una volta avete fantasticato ad occhi aperti su come sarebbe stata oggi la vostra vita se aveste continuato quegli studi … beh è ora di spargere la voce: diventare mamma non esclude più il fatto che una donna possa continuare a studiare!

Ho quasi 38 anni e 4 anni fa ho conosciuto mio marito: nel giro di un anno ci siamo sposati e dopo due mesi ero incinta. Quindi mi sono ritrovata iscritta al primo anno di università, con una creaturina che cresceva dentro di me. Vi assicuro che se avessi potuto scegliere il momento della mia vita in cui iniziare a studiare non sarebbe stato certamente questo! Eppure fra tre mesi mi laureo… Ce l’ho quasi fatta!!

Ferme tutte! Li vedo quei mezzi sorrisetti e lo so cosa state pensando : “questa non lavora o al massimo fa un part time” … “abiterà nel palazzo di fronte a
sua madre/suocera/sorella/cognata/amica fidata che si occuperà del bimbo”.. …“avrà scelto una laurea semplice ” (ammesso che ne esistano)…… “mmmh..parente stretta del rettore?..” .
Nulla di tutto questo: lavoro full time, mia madre abita a 45 km da me, sono iscritta ad una triennale di giurisprudenza e no, non sono parente del Rettore!!

Studiare anche se si è mamme è davvero fattibile ma, a patto che vengano rispettate alcune fondamentali condizioni …che ho raccolto per voi in questo pratico decalogo!

1.STUDIAMO CIO’ CHE CI APPASSIONA:

studiare “da grandi” è un esperienza completamente diversa da quella che ricordiamo in adolescenza. Siamo adulte ora e abbiamo sviluppato passioni, ideali, interessi.. scegliamo quindi di studiare qualcosa che realmente ci appassioni, perché la logica da seguire è che prima di tutto dobbiamo farlo per noi stesse, se poi arriveranno promozioni, un nuovo posto di lavoro etc.. beh ancora meglio!

2.SCEGLIETE UN CORSO DI LAUREA ON LINE:

frequentare le lezioni in presenza per chi lavora e ha figli è impossibile e allora ci vengono in aiuto i corsi di laurea on line. Stanno diventando sempre più numerose le “università tradizionali” che si sono attrezzate per fornire ai propri iscritti la frequenza on line e i costi non sono assolutamente proibitivi come si crede… anzi, in alcuni casi sono previste riduzioni per le mamme studentesse.

3.DOTATEVI DI LETTORE MP3, TABLET, PC PORTATILE ETC:

questo è un punto fondamentale. Visto che il tempo è poco dobbiamo sfruttare tutti i momenti liberi che abbiamo. Scarichiamo le audio/videolezioni su un dispositivo portatile e sfruttiamo ad esempio il tragitto casa-lavoro, a prescindere dal fatto che sia in treno/auto/metropolitana per ascoltare/vedere le lezioni e, se non state guidando, anche un bel quaderno dalla copertina rigida per prendere appunti.

4. FATE UN “PIANO D’AZIONE DI STUDIO”:

non potete lasciare i momenti di studio al caso, non possono dipendere dal vostro umore o da quello di vostro figlio. Quindi cercate di capire nell’arco di una giornata quante sono le ore che avete a disposizione e in cui non siete con il vostro piccolo. Nel mio caso ad esempio sono almeno 3:

– mezz’ora di treno ad andare e mezz’ora di treno per tornare dal lavoro;
– 1 ora in pausa pranzo (mi faccio portare il pranzo a domicilio o mi porto qualcosa da casa);
– 1 massimo 2 ore la sera, dopo che il piccolo si è addormentato (di solito crolla alle 21 circa).

Fatto questo non vi resta che dividere le ore di lezione audio/videolezione di un determinato corso per le ore giornaliere libere e, capirete fra quanti giorni sarete pronte per dare quell’esame. Servirà a non farvi sentire stressate e sottopressione.

5.FATE UN “PIANO D’AZIONE DI NON STUDIO”:

Quando ci sono i vostri cuccioli dovete dare per scontato che non si studia! Non ci provate nemmeno: non farete altro che scoraggiarvi e spazientirvi!
Loro hanno bisogno di passare del tempo con noi e noi, in quei momenti, dobbiamo esserci al 100%, quindi scordatevi di girare per casa con un libro in mano perché, anche se vostro figlio vi sembra presissimo da quel cartone animato, appena vi vedrà evidenziare una riga, vorrà fare altrettanto e possibilmente sul vostro libro!!

Nel mio caso ecco quando è vietato studiare:

– Quando torno a casa con il piccolo dal nido… si va a passeggio, o si gioca in giardino o in casa dipende dal tempo;
– Nei pomeriggi di sabato o domenica: ho bisogno di staccare e di rigenerarmi con la mia famiglia.
Il piano di non studio vi servirà per sentirvi serene e non farvi venire sensi di colpa… perché stiamo
togliendo tempo ai nostri cuccioli.

6.LE 150 ORE DI DIRITTO ALLO STUDIO:

La legge prevede che il lavoratore studente abbia diritto a 150 ore annue di permessi studio (retribuiti), che devono essere concesse in conformità con le esigenze di servizio. Chiedete al vostro ufficio del personale come farne richiesta! Credetemi queste ore sono davvero “manna dal cielo”.. soprattutto se le sfruttate nelle settimane che precedono l’esame, magari per fare il “ripassone generale” che richiede più tempo .

7.ISCRIVETEVI AI GRUPPI UNIVERSITARI SU FACEBOOK (e simili):

quasi ogni facoltà oggi ha creato un gruppo su Facebook ed è davvero di fondamentale utilità: a livello pratico per scambiarsi appunti, dispense, impressioni d’esame e a livello morale perché i vostri “colleghi” sapranno sostenervi nei momenti di sconforto (perché ce ne saranno lo sapete, vero?).

8.VERIFICATE LA PRESENZA NEL VICINATO DI BIBLIOTECHE APERTE NEL WEEK END:

potrebbe essere necessario, soprattutto sotto esame, studiare il sabato o la domenica mattina ma, in casa con tutta la famiglia al completo abbiamo detto che è impossibile… quindi che fare? Possiamo tapparci in biblioteca per qualche ora!
Fra l’altro nel week end solitamente c’è molta più tranquillità.

9.DOVRETE IMPARARE A DIRE DEI “NO”:

Supponiamo che vi siate finalmente organizzate e che abbiate iniziato a studiare.. ecco a questo punto ci sarà chi cercherà di distrarvi, magari con la scusa del “dai stasera venite a cena così magari stacchi un po!”. Certo, lo faranno tutti sicuramente in buona fede ma , siate ferme fin dall’inizio: se avete deciso che in settimana la sera si studia, non ci sono cene/aperitivi/ ospitate che tengano.
Unica eccezione che mi concedo: i compleanni delle persone a cui tengo: lì cerco di non mancare mai! ….E non vi preoccupate non verrete isolate dal resto del mondo: gli amici e i parenti nel giro di qualche settimana capiranno e cercheranno di vedervi nel week end!!

10.IL SUPPORTO DEL VOSTRO COMPAGNO/MARITO:

ecco il punto più importante. Fino a qui abbiamo parlato solo del tempo da gestire con i nostri piccoli ma, un ruolo FONDAMENTALE in tutto questo percorso l’avrà il vostro compagno. Prima di iscrivervi fatevi delle domande, meglio ancora se le farete direttamente a lui: chiedetegli cosa ne pensi, se crede di potervi almeno supportare in questa scelta o se addirittura crede di potervi aiutare in qualche modo, ad esempio stando col piccolo il sabato o la domenica mattina.

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6 comments on 10 consigli per laurearti se sei mamma (e lavori)

  1. Fra
    4 aprile 2016 at 23:51 (2 anni ago)

    Laurearsi in giurisprudenza con sole tre ore di studio al giorno??? Mi spiace ma sono scettica!!!

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  2. VikiBot
    5 aprile 2016 at 10:47 (2 anni ago)

    In tutto questo trovo solamente una pecca: la gestione della casa, cioè le pulizie e i pasti.
    E in ogni caso molto dipende dal piccolo, per esempio se dorme oppure no.
    Comunque complimenti a questa mamma che è riuscita a laurearsi!!!

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  3. lila
    5 aprile 2016 at 14:59 (2 anni ago)

    Penso che un po’ dipenda dai corsi di Laurea: ad esempio i corsi con laboratori in cui è richiesto di produrre un elaborato, oltre alle classiche prove scritte e orali, non possono risolversi in tre ore di studio giornaliere. Ho avuto mia figlia mentre frequentavo l’ultimo anno di ingegneria, e con sincerità, se non ci fosse stata la mia famiglia col cavolo mi sarei laureata. Io ne venivo da architettura, facevo già la libera professione. I “piani di non studio” sono belli in teoria, impraticabili nei fatti. 3 ore al giorno di studio non sono nulla. Per non parlare poi della tesi! Se studi e lavori il tempo libero non esiste, o meglio esiste ma non è spensierato.
    Stai sempre a pensare che dovresti finire questo o quello per portarti avanti.
    Tutto questo per dire che certo, ce la si fa! se ce l’ho fatta io vuol dire che non servono i super poteri.
    Però questo schemino dei 10 consigli sminuisce molto la fatica e l’impegno che servono per arrivare a termine.

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  4. Valentina Sutera
    18 aprile 2016 at 19:51 (2 anni ago)

    Difficile… la stanchezza fisica? La casa? 2 ore al giorno sono poche

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  5. Maria
    15 aprile 2017 at 23:12 (9 mesi ago)

    Sembra “troppo” facile. Io ho 2 bambini piccoli ( 2 anni e mezzo e 10 mesi). Non si addormentano da soli e la piccola si sveglia più volte di notte (la sera non è possibile studiare se non sul tardi ma sono ko). Lavoro, presi i bimbi dal nido sto con loro e alle 18 quando arriva il papà preparo la cena, riordino o lavatrici ecc. poi dopo cena si prepara tutti per la nanna e tempo per gli addormentamenti. Non so dove escano 3 ore, io non le trovo tra bimbi, lavoro, casa, imprevisti, famiglia…
    Mi mancano un anno di studi, tesi, tirocinio, 5 esami.

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  6. jessy
    3 maggio 2017 at 21:03 (8 mesi ago)

    Scusate l’intervento a distanza di tempo! Volevo sapere quali siano queste università on line che hanno agevolazioni per le madri lavoratrici?

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