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Articoli Made in Italy e made in China, made insieme Francesco Rutelli, presidente del Forum Culturale Italia-Cina L’apertura del Forum culturale tra Cina e Italia, fortemente voluto dai due Governi, richiede da parte nostra un forte e sincero ringraziamento al Governo cinese, e in particolare a S. E. il vice-ministro Ding Wei, per l’eccellente organizzazione ed accoglienza. Il Forum, istituito nel luglio 2016 grazie alla firma tra i Ministeri della Cultura, corrisponde ad alcuni propositi ambiziosi. Alla presenza delle autorità cinesi, vorrei ringraziare per il suo impegno il ministro Dario Franceschini; sottolineare la determinazione del Ministero degli Esteri, grazie al ministro Paolo Gentiloni, oggi primo ministro, e al ministro Angelino Alfano: l’Ambasciata guidata da S. E. Ettore Sequi e la Direzione generale diretta da Vincenzo De Luca, che hanno coordinato assieme al Mibact l’efficace azione di parte italiana. Il primo proposito è di legare indissolubilmente l’unicità del patrimonio culturale dei nostri Paesi alle altrettanto vibranti espressioni della creatività e delle industrie culturali del nostro tempo. Guardiamo alle migliori tradizioni ed esperienze della storia per renderle più vive nella contemporaneità.  Le esperienze ci consentono di guardare al futuro. Siamo ispirati da conoscenza e valorizzazione delle nostre culture pluri-millenarie; siamo motivati dalle novità di oggi, nei settori del cinema e dell’audiovisivo, del design, dell’architettura e dell’arte contemporanea, del grande spettacolo dal vivo, della moda, e del gusto - anch’esso, un’arte dell’esperienza umana, non solo alta espressione dell’industria, del lavoro e del commercio, come ha dimostrato il successo dell’Expo 2015 a Milano (che ha fatto seguito a quella di Shanghai 2010).   Chi scrive ha avuto l’onore di firmare l’Accordo di cooperazione tra le città capitali, Roma e Pechino. Non si può guardare a quell’esperienza di venti anni fa, senza vedere il nostro mondo così profondamente cambiato. Eppure, se la Cina ha compiuto straordinari progressi sulla scena internazionale, e l’Italia ha consolidato il suo ruolo come nazione tra le più vitali al mondo, una cosa non è cambiata: è la nostra profonda, e autentica, amicizia.  Un’amicizia sviluppata lungo i millenni, che i nostri popoli sentono più viva che mai. Oggi, noi dobbiamo portarla a nuovi traguardi condivisi. Ecco perché non avremmo potuto, in occasione dell’importante visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e dei suoi colloqui con il leader della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, limitare i nostri incontri e progetti bilaterali agli aspetti economici, propri del Business Forum, nella strada che porta al 2020, 50nario dello stabilimento delle nostre relazioni diplomatiche. Il Forum culturale, infatti, non è meno indispensabile. Noi vogliamo che sia innovativo e produttivo di risultati stabili e concreti tra i nostri governi, le nostre realtà culturali, i nostri popoli. Il comunicato congiunto finale, che rifletterà i lavori preparatori e l’intensa giornata di impegno comune che ci attende, testimonia questa volontà. Il secondo proposito, è di aprire una strada nuova sotto l’egida dell’Unesco: una organizzazione delle Nazioni Unite che - se non fosse stata istituita nel 1945, sulle macerie della II guerra mondiale - dovremmo inventare nel mondo di oggi, in quanto lega assieme i grandi obiettivi della cultura, dell’educazione, delle scienze, dell’informazione. Ovvero. l’autentica infrastruttura del dialogo e della comprensione reciproca, che deve permettere alla comunità internazionale di prosperare nella pace, nel pluralismo e nella costruzione di un nuovo umanesimo, se non vuole precipitare ancora una volta nelle buie e terribili spirali della contrapposizione e del conflitto.  Un mondo multipolare ha bisogno di istituzioni multilaterali efficienti. Ed è indispensabile che il loro operato sia compreso e condiviso dai nostri popoli. Ecco perché - su indirizzo congiunto del presidente cinese Xi Jinping e dei premier italiani Matteo Renzi e Paolo Gentiloni - noi proponiamo oggi un’iniziativa unitaria, del tutto originale: il gemellaggio tra Siti Unesco cinesi ed italiani. Non tanto per rimarcare un primato che ci accomuna, nel numero dei siti patrimonio dell’umanità in campo culturale e naturale; ma per creare legami stabili, operativi, capaci di suscitare sviluppo economico, nuovi flussi di turismo sostenibile, nuova occupazione, soprattutto per i nostri giovani. Il terzo proposito può assumere un significato profondo in un tempo in cui - di fronte a rischi e minacce che gli Stati e la Comunità internazionale debbono contrastare con unità e fermezza - non pochi puntano su paure, barriere, divisioni.  Noi vogliamo puntare su responsabilità e soluzioni condivise. Vediamo un’ispirazione comune tra Italia e Cina basata sulla capacità di apprezzare gli insegnamenti di chi ci ha preceduto. «Un testo classico–ha scritto Machiavelli–è un testo da cui si possono estrarre idee nuove». Era vero nel Rinascimento; è vero ancora oggi. In Italia, siamo stati terminale della Via della Seta, da Venezia, come dall’antica Roma. Apprezziamo il valore della Nuova Via della Seta per la crescita e la collaborazione nello spazio euro-asiatico.  Abbiamo letto, nel documento programmatico del progetto «One Belt, One Road», che tra le cinque priorità di cooperazione vi sono «i legami tra persone». Ebbene, questo è anche un tratto fondamentale del pensiero italiano. La storia italiana è infatti profondamente segnata dall’incontro tra influenze e culture diverse, dell’Occidente come dell’Oriente. Fu Orazio a descrivere questa unicità italiana: i bellicosi conquistatori - della Roma Imperiale - si fecero conquistare dalla grande cultura della Grecia, che avevano soggiogato.  La nostra forza, di vera e propria «superpotenza culturale», non è stata e non viene esercitata con la presunzione dell’egemonia, ma con il rispetto dell’altro. Con la curiosità verso novità e diversità, che sono motori del cambiamento. Con il fascino dell’incontro. Con il talento di produzioni industriali che creano ricchezza. Con l’arte paziente della cooperazione.  Vorremmo invitare le generazioni cinesi aperte all’innovazione a partecipare a un nuovo Grand Tour italiano. Oggi, è possibile scoprire un’Italia che è meravigliosa nelle sue città, nei suoi paesaggi, nel suo patrimonio materiale ed immateriale, e nelle sue produzioni contemporanee: è aperta agli investimenti e alle collaborazioni con la Cina. Vorremmo mettere in comune le generazioni propense ad una globalizzazione non ingiusta, ma governata da quei valori che vogliono ridurre le diseguaglianze e far crescere, in Oriente come in Occidente, le rispettive classi medie, e quelle in sofferenza. In Cina, vorremmo veder crescere le partnership nei settori culturali e creativi con l’Italia. Della nuova Via della Seta noi siamo pronti a far parte, come di quella storica. Nel mondo che cambia, le grandi dinamiche di dimensione, popolazione e crescita economica inducono la Cina a sviluppare una nuova diplomazia pubblica, una nuova diplomazia culturale. L’Italia può esserne un partner strategico.  Sappiamo, come scrisse lo storico romano Cassio Dione, che «i radicali rinnovamenti richiedono sempre molto tempo e una grande assennatezza». Ma lo scopo del nostro Forum non è di aspettare, né di accontentarci. Possiamo, entrambe le parti, realizzare collaborazioni di alto livello.  Possiamo essere subito operosi. Possiamo ottenere risultati estremamente concreti. E contribuire così all’interesse comune, anch’esso concreto, del popolo cinese e del popolo italiano. Abbiamo fiducia che queste giornate vedranno crescere molti frutti. Tags: Marzo 2017 made in italy POTREBBE INTERESSARTI ANCHE... UNICEF PHOTOGRAPH OF THE YEAR 2018 MURAGLIA (COLDIRETTI PUGLIA) SU ALLARME PRODUZIONE OLIO: ATTENZIONE ALLE ETICHETTE FRAUDOLENTE ANTONIO ARAGÓN RENUNCIO FOTOGRAFO DELL'ANNO PER UNICEF GERMANIA ANTONIO ARAGÓN RENUNCIO FOTOGRAFO DELL'ANNO PER UNICEF GERMANIA LEONARDO SI AGGIUDICA LA MANUTENZIONE DELLO SMISTAMENTO BAGAGLI DEGLI AEROPORTI DI ROMA FIUMICINO E CIAMPINO JUVENTUS PRIMA IN CLASSIFICA INSTAGRAM: RONALDO AL TOP JUVENTUS PRIMA IN CLASSIFICA INSTAGRAM: RONALDO AL TOP PUBBLICATO IL RAPPORTO SULL’ANDAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E CONTRIBUTIVE GENNAIO-OTTOBRE 2018 ENERGIA: CONCLUSO SVILUPPO DEL PORTALE OFFERTE PER IL CONFRONTO DELLE PROPOSTE DEL MERCATO LIBERO IL CLASSICO SI FA POP AL MUSEO NAZIONALE ROMANO IL CLASSICO SI FA POP AL MUSEO NAZIONALE ROMANO CON COLDIRETTI LAZIO AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA PER UNA SPESA NATALIZIA PIù RESPONSABILE INTESA SANPAOLO: BANCA “DYSLEXIA FRIENDLY” USO DATI UTENTI A FINI COMMERCIALI: FACEBOOK SANZIONATA PER 10 MILIONI DI EURO USO DATI UTENTI A FINI COMMERCIALI: FACEBOOK SANZIONATA PER 10 MILIONI DI EURO APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE DEL GRUPPO CDP: 200 MILIARDI DI EURO NEL PROSSIMO TRIENNIO APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE DEL GRUPPO CDP: 200 MILIARDI DI EURO NEL PROSSIMO TRIENNIO GRUPPO FS ITALIANE, BANDO DI VENDITA PER IL LOTTO C1 DELLA STAZIONE ROMA TIBURTINA ATR: ULTERIORI CONSEGNE PER UN 2018 ALL'INSEGNA DEL SUCCESSO SIA: NICOLA CORDONE NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO © 2017 Ciuffa Editore - Via Rasella 139, 00187 - Roma. 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