Made in Italy e Made in China - page 1 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Made in Italy e Made in China  (Letto 6463 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Feichow

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 258
    • Mostra profilo
Made in Italy e Made in China
« il: 06 Luglio, 2005, 17:19:52 pm »
Grande dilemma...il made in italy sottintende anche che sia made by Italians? oppure basta la nazione in cui sia stata prodotta?
Ho sentito che parecchie aziende del lusso italiano utilizzano contoterzisti cinesi nella produzione di borse, piccola pelletteria, scarpe etc. come Gucci e Prada nei dintorni di Firenze e Fratelli Rossetti a Vigevano.
quindi sarebbe un Made in Italy but made by Chinese.

e quale sarebbe la differenza allora di un prodotto made in China e made by Chinese da uno sopra citato? Ovviamente con design italiano, sto parlando di produzione in licenza.

Ragazzi, cerco degli esempi e delle conferme...se qualcuno di voi sa che qualche laboratorio cinese lavora con aziende del lusso, lo scriva qua plz.

Mi serve anche per la mia tesi, e un argomento interessante e scottante alo stesso tempo, che penso nesusna azienda affermera mai.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Feichow »

cilex

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 4.468
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #1 il: 06 Luglio, 2005, 17:46:13 pm »
in che senso???
vai alla Benetton a Vicenza!!!! oramai penso che sia tutto prodotto da cinesi!!!
vicino a me; c'è Paola Frani che ha due laboratori di cinesi; mi sono inserito per due mesi nella logistica e ho saputo che avevano due laboratori!!!
e poi.............ce ne sono altri!!! ma le mie sono solo notizie sentite dire; dovresti farti dare da delle conferme!!!
ma come intendi tu di marche famose???
Per la Diesel, non sono sicuro dovresti chiamare il proprietario, per avere informazioni!!! (digli che sei laureato, penso che forse ti darà una mano; però non garantisco niente digli che devi fare la tesi sull'argomento!!!)

Penso che la Cina sia una cosa molto diversa dai cinesi in Italia; la prima è che in cina loro rispettano le leggi vigenti; mentre in Italia i cinesi non rispettano le leggi vigenti!!!


P.S: ma voi che studiate, tesi sui cinesi sulla produttività cinese ecc...... (te, viola e l'altra che non ricordo il nome); io sono l'unico che fa una tesi normale???!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

Guest

  • Visitatore
(Nessun oggetto)
« Risposta #2 il: 06 Luglio, 2005, 18:22:04 pm »
Non so se conosci la Patrizia Peppe, e non so se per te e' una marca di lusso, quel che e' certo che i loro capi li vendono tutti dai 100 euro in su, so che c'e' almeno un laboratorio cinese che lavora per loro.


Cilex, tu potresti scrivere qualcosa su "lo scienziato pazzo cinese, cilex".
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Guest »

Sephiroth

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • *
  • Post: 1.010
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #3 il: 06 Luglio, 2005, 18:26:12 pm »
La denominazione made in italy per i capi prodotti in italia e' appropriata, anche quando il lavoro e' commissionato a soggetti non cittadini. Tant'e' che ai laboratori di confezione abbigliamento cinesi in italia viene chiesto di attaccare l'etichetta Made in Italy.
Ma d'altronde la denominazione "Made in ..." specifica semplicemente il luogo di produzione del capo, mica la nazionalita' dei soggetti della catena di produzione!

Il problema del distintivo made in italy sorge quando il prodotto subisce fasi di lavorazione all'estero. Come si puo' affermare che il proprio prodotto e' fatto in italia se - ad esempio - il 60% della lavorazione e' svolto all'estero?
La questione ha assunto rilevanza con il fenomeno della globalizzazione. In prodotti tipicamente suddivisibili in componenti, come ad esempio l'elettronica, ha ormai poco senso parlare di "made in ...", identificando con tale dicitura semplicemente il paese dell'azienda madre da cui e' uscito il prodotto finale destinato alla distribuzione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Sephiroth »
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen.
Ludwig Wittgenstein (1889 - 1951)

Idra

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *
  • Post: 2.842
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #4 il: 06 Luglio, 2005, 19:11:25 pm »
Ci sono aziende di imprenditori cinesi che lavorano con Marchi prestigiosi.
Questi però, vengono selezionati per la loro qualità. E' mada in italy by high quality chinese manifactor (spero di non aver sbagliato).
Attualmente, la maggioranza dei prodotti made in china, sono qualitativamente inferiori rispetto a quelle europee. Questo, presto, anzi prestissimo, non sarà più così.
Ritornando al MIIBHQCM (mada in italy by high quality chinese manifactor  :lol: ), i cinesi in italia, oltre ad lavorare diversamente rispetto ai nostri compaesani in cina, hanno anche mezzi e strumenti diversi.
Chiamarlo Made in Italy ci sta!! Anche se pu? stonare un po'.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

Idra

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *
  • Post: 2.842
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #5 il: 06 Luglio, 2005, 19:18:59 pm »
Per sentito, la lagge italiana, accetta l'etichettatura Made in Italy a prodotti solamente montati in Italia, anche se formato da tutti i componenti stranieri.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

alfa

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 522
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #6 il: 06 Luglio, 2005, 19:58:08 pm »
Quel che ne' so' io ,un prodotto definito made in Italy puo' avere tutti i componenti stranieri che siano cinesi ,indiani o afghani... non fa' differenza,inoltre il prodotto puo' essere anche semi lavorato, cioe' ancora non completto e non ancora confezionato. Per dire un capo di abbigliamento se lo producci in cina lasci una parte finale da complettare in italia e la stiri e imballi in italia, e' un prodotto per tutti effetti MADE IN ITALY.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da alfa »

VampireMiyu

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 1.093
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #7 il: 07 Luglio, 2005, 09:03:37 am »
in fondo, la parola made in italy vuol dire appunto fatto, prodotto in italia, xcui nn ha importanza il materiale che viene usato... avendo io un pronto moda con tutti capi made in italy, penso che x definirsi made in italy, almeno il materiale principale dev'essere altrettanto italiano.. ieri è venuto uno staff di uan rete televisiva tedesca a in tervistarmi e riprende il mio maga, be', la domanda che mi hanno fatto a bruciapelo è :" che differenza c'è tra il amde in italy fatto dai cinesi in italia e l'import cinese?"
ho risposto" la differenza sta nel luogo in cui viene prodotto e la qualità dei prodotti e il materiale usato, ma principalmente è che i nostri prodotti vengano lavorati in italia." +o- devo aver risposto così... nn ricordo auauhauh ero 1po' imbarazzata auauhauhuh
nn so prada o altre marche prestigiose, ma la maggior parte delle amrche giovanili (miss sixty, gas ecc) hanno subito una lavorazione tramite i cinesi in italia...
caro cugy, nnc redo proprio che in cina rispettino le leggi viggenti, anzi, io penso e credo che la differenza i 2 tipi di prodotti è dovuto al basso costo. in italia il prezzo della lavorazione è + alto e quando si dovrà una buona ditta x cui lavorare, si cerca sempre di tenerselo + caro possibile, lavorando bene e rispettando i tempi di consegna... in cina, avendo costi di manodopera così bassi e il costo del prodotto sempre sul basso-economico, nn credo che i laboratori pensino a quanto possa durare il prodotto o se è ben fatto... magari esteticamente sembra persino + bello , ma dopo 5 minuti che indossi una 1 indumento, capisci subito la sua "qualità"
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da VampireMiyu »

Feichow

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 258
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #8 il: 07 Luglio, 2005, 23:42:57 pm »
grazie per le risposte, sono state veramente esaurienti!
 Il Made in Italy by high quality Chinese manufaturer di Bai lascia molto su cui riflettere ^__^
Il problema principale su cui volevo soffermarmi è questo: pu? l'Italia discriminare i prodotti fatti in Cina solamente perchè fatti in Cina mentre in Italia produce lo stesso prodotto tramite laboratori cinesi?

non è assolutamente vero poi che in Cina producano moda di basso livello, come sa bene chi ha un laboratorio, un capo finito di altà qualità differisce da quello di bassa qualità solamente nel tepmo dedicato al capo ed alla bravura del lavoratore ed ovviamentei materiali utilizzati.Cose che si possono imparare nel giro di 2-3 mesi.

Il vero problema è che i prodotti di altà qualità fatti in cina non verrebbero acquistati solo perchè aventi il label made in China.
Quindi se non c'è la domanda..inutile produrli.

Patrizia pepe la conosco, ha avuto uno sviluppo eccezionale negli ultimi 3-5 anni. non sapevo che si affidasse a laboratori cinesi.
di benetton neanche.
Paola Frani non la conosco sinceramente...


Grazie per le risposte raga
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Feichow »

alfa

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 522
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #9 il: 07 Luglio, 2005, 23:55:53 pm »
Gli italiani discriminano i prodotti cinesi non solo per la loro scarsa qualita',ma principalmente sono i produttori che si lamentano perche'non riescono essere compettitivi con i loro prezzi in confronto a quella cinese .

La benetton,oltre a servirsi dei cinesi nelle loro fabbriche e nei indotti che lavoravano per loro, di recente hanno aperto dei stabilimenti in Cina e hanno quasi cessato di produre in italia.

Di conseguenza in mancanza di lavoro ,i cinesi del triveneto hanno rilevato le confezioni contoterzisti italiani.E i cinesi che lavoravano nelle loro fabbriche si sono ritrovati a lavorare di nuovo per i cinesi e altri senza lavoro.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da alfa »

ziner

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 340
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #10 il: 08 Luglio, 2005, 00:18:48 am »
feichow se vuoi sapere qualcosa di più su questo argomento chiamami domani al cell.
ciauz
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ziner »

VampireMiyu

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 1.093
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #11 il: 08 Luglio, 2005, 09:02:34 am »
nn dico che il made in china sia solo economico e di bassa qualità, ma quello cn cui abbiamo contatto noi è così, xkè come hanno già detto, il made in china di buona qualità ed a prezzo medio-alto, nn potrebbe durare molto qui in italia... 1 mio amico c'ha provato ad aprire 1 negozio del made in china medio-alto, ma dopo 3 mesi ha dovuto chiudere...
tra il made in italy e made in china, c'è la differenza della provenienza... differenza del costo e differenza del pensiero dei clienti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da VampireMiyu »

KyoKusanagi

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 812
    • Mostra profilo
    • http://italianpandas.blogspot.com/
(Nessun oggetto)
« Risposta #12 il: 08 Luglio, 2005, 09:38:29 am »
X VAMPIRE: "Freddy Make it happens" sta andando benino penso, si tratta di un prodotto medio-alto, un capo viene a costare sui 60-80 euro.
e
Io so che la Natuzzi ha conto terzi cinesi, ed è in assoluto il + grande produttore italiano di divani.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da KyoKusanagi »

Sephiroth

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • *
  • Post: 1.010
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #13 il: 08 Luglio, 2005, 16:30:42 pm »
Citazione da: "KyoKusanagi"
Io so che la Natuzzi ha conto terzi cinesi, ed è in assoluto il + grande produttore italiano di divani.


Non e' che ti stai confondendo con la Chateau D'Ax? ;)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Sephiroth »
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen.
Ludwig Wittgenstein (1889 - 1951)

KyoKusanagi

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 812
    • Mostra profilo
    • http://italianpandas.blogspot.com/
(Nessun oggetto)
« Risposta #14 il: 08 Luglio, 2005, 20:12:27 pm »
no è Natuzzi, pensa che al salone del mobile di milano la Natuzzi aveva un edificio INTERO come stand...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da KyoKusanagi »