ste_car ha scritto:ricordiamoci poi... che il mercato alpinistico è piiiiiiiiiiiiiicccccccccolissssssimo. non si vendono camelot come si vendono crocs.... se non vogliamo pagare ancor di più i camelot ad esempio, ben venga una produzione in cina (controllata).
io sarei più incazzato per un crocs a 40EUR che per un camelot a 100EUR.
mi sembra strano che Kinobi non abbia fatto questo discorso essendo "sul pezzo".
sbaglio forse?
Mi sono espresso "di là" molte, molte, molte volte su questo concetto.
Sono contrario di principio a portare in Far East ogni genere di tecnologia possibile. Punto.
Lo reputo corto, ottuso e menefreghista del futuro.
Detto ciò, tante tecnologie sono possibili in Far Est perchè le regole che si applicano li, non sono le regole che si applicano qui. Punto.
Ad esempio:
Al costo dell'anodizzazione qui in Italia, compero il prodotto finito in China (anodizzato ovvio, e si parla di un moschettone assemblato e spedito e daziato).
Non posso immaginare che nel Nord Est non ci sia un pirla capace di fare l'anoddizzazione a prezzi competitivi con il cinese. Non lo credo.
Do per certo, che le regole siano diverse. A me i suggerimenti sentiti da una ditta certificata bollino verde "lei deve rivolgersi a piccole strutture, loro posso fare meglio, non certificati non ce la facciamo" mi fanno schifo.
Atterrando a Busan (Korea), ho visto sulla costa koreana (vista con i miei occhi) cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...
Allora, sono contrario allo spostare tecnologia a costo zero in far east. E nei settori dove lo spostamento NON è irreversibile, spero vi sia una certa "difesa" etica delle industrie europee.
Parliamoci chiaro: tra 5 anni, tutto il manifatturiero sarà fatto in Far East: ottima cosa aver a che discutere con i cinesi...
Ciao,
E