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Forum NikonClub.it > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
Pagine: 1, 2
a_deias
Ottica dalle prestazioni stellari, 2500 euro, tanti ma non così tanti se rapportati alle prestazioni.
Però ... però ... made in China ...
Cosa ne pensate?
1Ale82
Prezzo aumentato di molto , fatto in plastica e con costi di produzione abbattuti... saranno contenti gli azionisti!
t_raffaele
QUOTE(a_deias @ Feb 8 2017, 09:14 AM) *
Ottica dalle prestazioni stellari, 2500 euro, tanti ma non così tanti se rapportati alle prestazioni.
Però ... però ... made in China ...
Cosa ne pensate?


Il made in China, non dovrebbe più fare testo. Fanno tutto loro, e non è sempre detto che lo facciano male.
L'incidente alla centrale nucleare che, ancora oggi sta dando grossi problemi, potrebbe essere uno dei validi motivi.
Insomma, se funziona bene ed è ben costruito, è sempre un prodotto nikon.

Saluti@Cordialità

Antonio Canetti
QUOTE(a_deias @ Feb 8 2017, 09:14 AM) *
Cosa ne pensate?


dal punto di vista tecnico, non dovrebbero esserci problemi, le specifiche sono dettate dalla Nikon, perciò il luogo dove viene fabbricato non ha importanza. (ma gli AI-S made in Japan, è un altra atmosfera o sensazione)
dal punto di vista finanziario e politico si potrebbe parlare tanto, ma non è questa la sede per questi argomenti.

Antonio
t_raffaele
QUOTE(Antonio Canetti @ Feb 8 2017, 01:13 PM) *
dal punto di vista tecnico, non dovrebbero esserci problemi, le specifiche sono dettate dalla Nikon, perciò il luogo dove viene fabbricato non ha importanza. (ma gli AI-S made in Japan, è un altra atmosfera o sensazione)
dal punto di vista finanziario e politico si potrebbe parlare tanto, ma non è questa la sede per questi argomenti.

Antonio


Pollice.gif wink.gif
Banci90
Per quanto ne so il paese di fabbricazione non incide sulla qualità dell'ottica..
pes084k1
QUOTE(Andrea_Bianchi @ Feb 8 2017, 01:58 PM) *
Per quanto ne so il paese di fabbricazione non incide sulla qualità dell'ottica..


La messa a punto e il QC generale ne soffrono.

A presto telefono.gif

Elio
umbertomonno
Per me conta eccome...
I tedeschi scrivevano sui loro prodotti "Made West Germany".. chissà perchè? wink.gif
1berto
federico777
E continuano a scriverlo ancora, senza il "west" ovviamente biggrin.gif
lexio
La storia è vecchia di decenni, far fare un prodotto in Italia con le specifiche adatte ed essere sicuri che fosse perfetto, o farne fare 10 in China e poi selezionare il migliore che rispondesse alle caratteristiche e buttare il resto, costava meno già 20 anni fa su tanti oggetti. Credo che lo stesso si possa dire per la produzione giapponese.
sarogriso
QUOTE(a_deias @ Feb 8 2017, 09:14 AM) *
Ottica dalle prestazioni stellari, 2500 euro, tanti ma non così tanti se rapportati alle prestazioni.


Esatto, anche per me 2500 sono pochi e io alzerei ancora di un 50%, ragazzi non possiamo pretendere che il nebbione allo zolfo ce lo facciano a gratis per cui io direi comperare tutto made in China in modo da incentivare ulteriormente "il trattamento",

qualche anno fa girava la voce di grossissimi investimenti cinesi nel mondo delle energie rinnovabili e lotta all'inquinamento che poi per fortuna si è rilevata solo una mossa di mascheratura e quindi il "fumo giallo" ha continuato a salire imperterrito ed espandersi un po' di qua e un po' di la,

per non parlare dei giocattoli per i nostri bimbi piccoli, consigliatissimi come pure i vestitini.

.............^@§*[#ç+]........ ph34r.gif
giulysabry
Che le norme anti-inquinamento ecc.... in Cina boh? Poi ci sono prodotti e prodotti,se compri ,iPhone o Win o Android li fanno tutti la,oppure Benro che fa ottimi tripod al giusto prezzo.

Giuliano
lupaccio58
QUOTE(Andrea_Bianchi @ Feb 8 2017, 01:58 PM) *
Per quanto ne so il paese di fabbricazione non incide sulla qualità dell'ottica..

No, ma incide di molto sulla quantità di money che va in tasca al produttore. Nulla di male, per carità, ma per quale motivo tu produttore risparmi il 70% sulla manodopera mentre io consumatore vado a pagare una roba del genere 2500 euro? E' questa la madre di tutte le domande....
marmo
QUOTE(lupaccio58 @ Feb 8 2017, 04:27 PM) *
No, ma incide di molto sulla quantità di money che va in tasca al produttore. Nulla di male, per carità, ma per quale motivo tu produttore risparmi il 70% sulla manodopera mentre io consumatore vado a pagare una roba del genere 2500 euro? E' questa la madre di tutte le domande....


Per i prodotti come fotocamere, cellulari, pc automobili etc il prezzo non è direttamente proporzionale ai costi ma viene dal mercato.
Un'auto che a listino costa 50.000 non costa al produttore il doppio del modello che lo stesso produttore vende a 25.000
Lo stesso dicasi per una casa costruita in una grande città oppure in provincia
Banci90
QUOTE(lupaccio58 @ Feb 8 2017, 04:27 PM) *
No, ma incide di molto sulla quantità di money che va in tasca al produttore. Nulla di male, per carità, ma per quale motivo tu produttore risparmi il 70% sulla manodopera mentre io consumatore vado a pagare una roba del genere 2500 euro? E' questa la madre di tutte le domande....

Allora il problema non sta nell'obiettivo, il quale rimane ottimo, ma nella politica commerciale Nikon.. Purtroppo..
Cesare44
QUOTE(a_deias @ Feb 8 2017, 09:14 AM) *
Ottica dalle prestazioni stellari, 2500 euro, tanti ma non così tanti se rapportati alle prestazioni.
Però ... però ... made in China ...
Cosa ne pensate?

provato una mezzora ad un Nikon day, sicuramente un'ottima realizzazione sotto l'aspetto ottico, ma 2500 € sono veramente tanti.
my two cents

ciao
Mauro Villa
Accidenti sti cinesi, sono capaci solo di fare cinesate, che importate in Italia e non solo, e marchiate a modo vengono stravendute a prezzi esorbitanti dalle grandi case di moda.
Accidenti a sti cinesi che hanno una storia millenaria ed hanno inventato quasi tutto prima di noi ma mangiano i cani.

E poi ci vendono di tutto celluari pc tv insomma ogni sorta di elettrodomenstico e non solo e noi compriamo di tutto da loro, am gli obiettivi no quelli sono sacri e devono essere rigorosamente made in japan, anche i tedeschi; al massimo made in canada per i leitz.

Anche a me danno fastidio le ottiche made in china poi mi ricordo del periodo in cui in Cina ci ho vissuto e lavorato( Nanchino), in officina con gli operai cinesi tutti con la medesima tuta verde, vi assicuro, per quello che valgono le mie parole, che è gente molto collaborativa e disponibile l'importante è farsi apprezzare, personalmente lavoravo con loro anche senza interprete e non ho mai avuto problemi, questi ricordi mi fanno apprezzare le mie ottiche "gialle".
Ho avuto modo di rimpinagere i cinesi quando ho dovuto lavorare negli Usa, sempre nelle stesse condizioni, in officina.

Comunque concordo che il made in cina dovrebbe portare dei vantaggi anche al consumatore finale visti i costi realmente minori della manodopera cinese ma così non è, forse i costi lievitano nel viaggio messicano.gif
pes084k1
QUOTE(lexio @ Feb 8 2017, 02:48 PM) *
La storia è vecchia di decenni, far fare un prodotto in Italia con le specifiche adatte ed essere sicuri che fosse perfetto, o farne fare 10 in China e poi selezionare il migliore che rispondesse alle caratteristiche e buttare il resto, costava meno già 20 anni fa su tanti oggetti. Credo che lo stesso si possa dire per la produzione giapponese.


Il Voigtlander Ultron 50/2 degli anni '50 aveva ottiche speciali (che non sono ingiallite!) e tolleranze talmente ristrette che la resa produttiva era del 10% per gruppo. I due semi-Gauss erano fatti separatamente (e smontabili dall'utente) per ridurre gli scarti e manutenere diaframma e otturatore centrale. Se hai macchine automatiche e scarti, lo fai un USA, Germania, Cina, Vietnam..., circa allo stesso prezzo. Questi obiettivi a volte hanno costi elevati per i vetri (un caso di grandi vetri con guadagni risicati è l'85/1.4 AFD, al contrario del moderno AFS) e non puoi buttarli a cuor leggero e un robot non lo fa. Il 105/1.4, dai dati su diversi esemplari (non mi interessa il livello prestazionale qui), ha certamente buoni vetri, ma anche un disegno che ammette tolleranze elevate di montaggio (progetto robusto) e ha lenti non particolarmente difficili da lavorare, poco curvate. In Cina va bene così, ma un 55/2.8 o un 105/2.5 o uno ZF 50/1.4 o uno ZM 25/2.8 o un Ultron 40/2 o un Leica M o un Heliar 15 o anche un Sigma ART non lo puoi fare così. Resta da dire che 2500 cocuzze sono tante, ma lo ZF 100/2 (Milvus) sta lì vicino a f/2 e 62 mm di attacco filtri!
Chiaramente il 105/1.4 è tarabile accettabilmente da un "cinese", che è altra cosa, in peggio di un tecnico Zeiss o Cosina o Nikon stessa in Japan.
Personalmente avrei preferito un 105/1.8 a 1200 € AF fatto bene (meglio...) e comunque ricordo che un AF-S tra 10 anni ha il 60% di probabilità di essere un rottame inusabile o smaltito.

A presto telefono.gif

Elio
sarogriso
QUOTE(Mauro Villa @ Feb 8 2017, 06:27 PM) *
Anche a me danno fastidio le ottiche made in china poi mi ricordo del periodo in cui in Cina ci ho vissuto e lavorato( Nanchino), in officina con gli operai cinesi tutti con la medesima tuta verde, vi assicuro, per quello che valgono le mie parole, che è gente molto collaborativa e disponibile l'importante è farsi apprezzare, personalmente lavoravo con loro anche senza interprete e non ho mai avuto problemi, questi ricordi mi fanno apprezzare le mie ottiche "gialle".


Mauro, però li esistono due pianeti completamente diversi con da una parte gli operai e gente comune come quelli che hai descritto e dall'altra le potenze enormi che senza scrupoli estorcono senza scrupoli una resa ben diversa dai ritmi europei e anche in condizioni molto diverse,

rese che poi per puro divertimento possono venire utilizzate con buona dose di rischio per ricoprire d'oro qualche allenatore che rientra a Milano dalla premier league allegando un bel porcellino con dentre 1/2 miliardo di euro per qualche nuovo "idolo",

credo che lo stesso valga sulla costruzione dei nostri amati obiettivi poi venduti a noi non certo a "tariffa cinese" cool.gif
1Ale82
QUOTE(lupaccio58 @ Feb 8 2017, 04:27 PM) *
No, ma incide di molto sulla quantità di money che va in tasca al produttore. Nulla di male, per carità, ma per quale motivo tu produttore risparmi il 70% sulla manodopera mentre io consumatore vado a pagare una roba del genere 2500 euro? E' questa la madre di tutte le domande....


Domanda lecita ancor più se si considera che il 105 DC costa meno della metà e immagino più difficile (e costoso) da fabbricare.
fullerenium2
I miei migliori clienti sono cinesi ed una cosa posso dirla, lavorano sodo, hanno competenze più di quanto possiate immaginare. Le normative sul controllo ambientale stanno diventando molto più severe ed osservano molto cosa fanno gli altri paesi sul controllo ambientale. Inoltre sono molto ospitali e rispettano le regole del gioco.
Molti produttori famosi producono in Cina, compreso questo iphone7 da 900 euro e più è fatto in Cina ma pensato in California.
Li vale 900 euro? Certo che no, però è acceso 24H, lo uso per qualsiasi cosa e non si pianta mai, come non si piantava il vecchio 5.

Nikon concepisce in Giappone e poi realizza in Cina. Stesso discorso di prima. Macchine ed operatori sono stati impiantati e formati da Nikon. Le sapiente manine piccole di qualche cinesina sa accomodare con più dolcezza i delicati vetri, meglio di un panzone tedesco intriso di birra e würstel :-P

Il prezzo lo fa il mercato non il valore intrinseco del prodotto. Almeno su questi prodotti commerciali da negozio.

QUOTE(1Ale82 @ Feb 8 2017, 10:43 PM) *
Domanda lecita ancor più se si considera che il 105 DC costa meno della metà e immagino più difficile (e costoso) da fabbricare.

Ho il 105 DC che in effetti da nuovo costa la metà del 1.4.
È bello e piacevole, ma come resa in lpm vale esattamente la metà. Non ha la stessa definizione e in merito allo sfuocato, un 1.4 è sempre un 1.4 (ed in questo caso è pure già molto definito a TA).
lupaccio58
QUOTE(fullerenium2 @ Feb 8 2017, 10:50 PM) *
...osservano molto cosa fanno gli altri paesi sul controllo ambientale.

...già, ma si limitano ad osservare! messicano.gif Chi è stato recentemente a Pechino ovvero Hong Kong sa benissimo che bisogna passeggiare con i fendinebbia attaccati alle orecchie, c'è una nebbia di smog che la metà basta, tre settimane da quelle parti possono essere letali per un occidentale. A prescindere, le major come apple e nikon producono in Cina perché in manodopera spendono un quarto di quello che spenderebbero in patria, risparmio feroce allo stato puro, punto. Se ne strafottono degli operai ridotti in semi schiavitù (chi segue la cronaca sa che i suicidi sono all'ordine del giorno) nella provincia di Shenzen o similari, conta solo il profitto. Personalmente sono (anzi, ero...) discretamente altospendente per quel che riguarda il mio hobby tuttavia ho un grosso difetto, non mi piace essere preso per il c..o. Quindi 2500 euro per il 105 non glieli do neanche sotto minaccia armata. A proposito, immagino abbiate visto su dxo le prestazioni dell'Art 85 f 1,4, decisamente un'altra storia. E parliamo di ottica costruita in Giappone e per giunta con ben altri materiali. Dimenticavo, si porta a casa a 1200 euro.... rolleyes.gif rolleyes.gif
Mauro Villa
QUOTE(sarogriso @ Feb 8 2017, 08:33 PM) *
Mauro, però li esistono due pianeti completamente diversi con da una parte gli operai e gente comune come quelli che hai descritto e dall'altra le potenze enormi che senza scrupoli estorcono senza scrupoli una resa ben diversa dai ritmi europei e anche in condizioni molto diverse,

rese che poi per puro divertimento possono venire utilizzate con buona dose di rischio per ricoprire d'oro qualche allenatore che rientra a Milano dalla premier league allegando un bel porcellino con dentre 1/2 miliardo di euro per qualche nuovo "idolo",

credo che lo stesso valga sulla costruzione dei nostri amati obiettivi poi venduti a noi non certo a "tariffa cinese" cool.gif

Saro la mia esperienza risale al 2005/6
le fabbriche occidentali erano in società con il governo cinese e ti posso assicurare che ben facevano rispettare mansioni e orari, lo stipendio era chiaramente cinese. Quelli che sfruttavano i lavoratori erano gli imprenditore cinesi che lavoravano "per noi". A Nanchino ci ho trovato di tutto e originale compresi i modellini della Ducati.
Riguardo al calcio ti posso assicurare che allora i ragazzi in officina mi recitavano a memoria le formazioni di Inter e Milan, riverve comprese; credo che anche qui vinceranno loro con il giro commerciale delle magliette, il vero problema è l'inquinamento se non si daranno regole il pianeta ne subirà delle conseguenze irreversibili, sempre che questo non sia già avvenuto.

Che piaccia o no bisogna mettersi in testa che i cinesi sanno lavorare bene e con qualità, in caso contrario potremmo fare la fine dell'industria inglese rimanendo sul trono a pensare che gli altri non siano all'altezza.
sarogriso
QUOTE(fullerenium2 @ Feb 8 2017, 10:50 PM) *
I miei migliori clienti sono cinesi ed una cosa posso dirla, lavorano sodo, hanno competenze più di quanto possiate immaginare. Le normative sul controllo ambientale stanno diventando molto più severe ed osservano molto cosa fanno gli altri paesi sul controllo ambientale. Inoltre sono molto ospitali e rispettano le regole del gioco.

Punti di vista:
Uno dei tanti : http://www.slowfood.it/scandali-pesticidi-...velena-la-cina/
fullerenium2
QUOTE(sarogriso @ Feb 9 2017, 09:16 AM) *

Cosa facevamo noi negli anni 70? Cosa facciamo oggi? Uguale a loro e siamo uno stato più piccolo e con meno abitanti. In CAMPANIA, in ABRUZZO ed altrove, quanti scandali ci sono su falde acquifere inquinate da impianti industriali che aversano o hanno svernato tonnellate di scorie?

La normativa ambientale sta cambiando. Ci sono norme che diventano sempre più severe e stringenti. Acquistano dall'Europa analizzatori per controllare gli inquinanti. Fino a 2 anni fa non era così. Oggi le cose sono già cambiate. Non vado in Cina per turismo ma per lavoro ed osservo e parlo con gente del posto per capire.

Riguardo il 105 anche a me non va giù il prezzo visto il costo della manodopera specie se poi un Sigma altrettanto valido costa meno della metà. Sul mercato parallelo il Nikon costa 1800 ed il Sigma 900. Quindi sempre di metà si parla! Otticamente e costruttivamente il Sigma non vale la metà o detto in altro modo il Nikon non vale il doppio. Questo è quello che non mi va giù, non perché è stato assemblato da un cinese.
a_deias
Leggo diversi interventi piuttosto pragmatici.Certo una fabbrica in Cina dovrebbe garantire gli stessi standard rispetto al Giappone, magari
con personale Made in Japan a controllare il processo.
Mi domando però se i pragmatici si ritrovassero la targhetta Made in China sul fondello della agognata D5 o su un 24-70 ....
Se non erro il 105mm è l'unico f1.4 Made in China insieme al 50mm .....
Perchè?
Potrei forse accettarlo,e sottolineo forse, se il prezzo fosse stato d'attacco per un obiettivo come questo, tipo 1200 euro ....
Qui si tenta di massimizzare il profitto con poco senno ... a 2500 euro di obiettivi ne venderanno pochi ... a che serve?
Canon produce in Giappone anche le reflex di fascia media e a Taiwan solo le ultra economiche quando Nikon ha spostato la produzione in Thailandia pure della D810 ....
Evidentemente se vendono di più sono più bravi, fanno grandi numeri e non hanno bisogno di andare in Cina per recuperare profitti.
Canon ha la sua ottica base che è eccellente, il 24-70, senza profusione inutile di metallo e dal giusto ingombro e peso ....
Nikon cosa fa? Rinnova il 24-70 rendendolo più pesante e ingombrante.Praticamente una bottiglia di acqua minerale da un litro attaccata al bocchettone.
E poi dicono che Canon la fa da padrone tra i professionisti ...
La questione è che Nikon pensa di coltivare al meglio il mercato dei fotoamatori che vogliono incudini da portare al collo che fa tanto profesciunal ....
fullerenium2
QUOTE(a_deias @ Feb 9 2017, 10:21 AM) *
Leggo diversi interventi piuttosto pragmatici.Certo una fabbrica in Cina dovrebbe garantire gli stessi standard rispetto al Giappone, magari
con personale Made in Japan a controllare il processo.
Mi domando però se i pragmatici si ritrovassero la targhetta Made in China sul fondello della agognata D5 o su un 24-70 ....
Se non erro il 105mm è l'unico f1.4 Made in China insieme al 50mm .....
Perchè?
Potrei forse accettarlo,e sottolineo forse, se il prezzo fosse stato d'attacco per un obiettivo come questo, tipo 1200 euro ....
Qui si tenta di massimizzare il profitto con poco senno ... a 2500 euro di obiettivi ne venderanno pochi ... a che serve?
Canon produce in Giappone anche le reflex di fascia media e a Taiwan solo le ultra economiche quando Nikon ha spostato la produzione in Thailandia pure della D810 ....
Evidentemente se vendono di più sono più bravi, fanno grandi numeri e non hanno bisogno di andare in Cina per recuperare profitti.
Canon ha la sua ottica base che è eccellente, il 24-70, senza profusione inutile di metallo e dal giusto ingombro e peso ....
Nikon cosa fa? Rinnova il 24-70 rendendolo più pesante e ingombrante.Praticamente una bottiglia di acqua minerale da un litro attaccata al bocchettone.
E poi dicono che Canon la fa da padrone tra i professionisti ...
La questione è che Nikon pensa di coltivare al meglio il mercato dei fotoamatori che vogliono incudini da portare al collo che fa tanto profesciunal ....


Ed il Sigma che è solo 85mm e neanche zoom e pesa 1.1Kg?? Non solo a Nikon piace fare ottiche pesanti!
Anche ai pragmatici sta sullo stomaco questi 2500 euro. Tutti dicono che il prezzo non è congruo anche per chi non teme l'assemblaggio di un cinese.
Il problema è che il Nikkor 85 1.4 costa sui 1600 quindi va da se che un 105 che lavora anche meglio deve stare sui 2000.
Quindi se proprio vogliamo, è posizionato male il prezzo del 85G o più in generale i prezzi Nikon sono un po' spostati verso l'alto.
Non diamo quindi solo la colpa al povero 105 :-)
Ora Tamron ha tirato fuori un nuovo 70-200. Costa di più del precedente VC ma molto meno del nuovo equivalente Nikkor che sostituisce il VRII.
Sarà bello vedere a breve un confronto.

Tutti preferiamo i Nikkor per ragioni di compatibilità con i corpi Nikon. Ma per chi non è un professionista e non si aggiorna ad ogni nuova uscita, guarda con piacere anche ottiche di terze parti.
a_deias
QUOTE(fullerenium2 @ Feb 9 2017, 10:33 AM) *
Ed il Sigma che è solo 85mm e neanche zoom e pesa 1.1Kg?? Non solo a Nikon piace fare ottiche pesanti!
Anche ai pragmatici sta sullo stomaco questi 2500 euro. Tutti dicono che il prezzo non è congruo anche per chi non teme l'assemblaggio di un cinese.
Il problema è che il Nikkor 85 1.4 costa sui 1600 quindi va da se che un 105 che lavora anche meglio deve stare sui 2000.
Quindi se proprio vogliamo, è posizionato male il prezzo del 85G o più in generale i prezzi Nikon sono un po' spostati verso l'alto.
Non diamo quindi solo la colpa al povero 105 :-)
Ora Tamron ha tirato fuori un nuovo 70-200. Costa di più del precedente VC ma molto meno del nuovo equivalente Nikkor che sostituisce il VRII.
Sarà bello vedere a breve un confronto.

Tutti preferiamo i Nikkor per ragioni di compatibilità con i corpi Nikon. Ma per chi non è un professionista e non si aggiorna ad ogni nuova uscita, guarda con piacere anche ottiche di terze parti.

Concordo assolutamente, anche Sigma insegue gli amanti delle incudini al collo.
Obiettivi inutilmente ingomgranti e pesanti che mai comprerei.
1Ale82
QUOTE(a_deias @ Feb 9 2017, 10:21 AM) *
Leggo diversi interventi piuttosto pragmatici.Certo una fabbrica in Cina dovrebbe garantire gli stessi standard rispetto al Giappone, magari
con personale Made in Japan a controllare il processo.
Mi domando però se i pragmatici si ritrovassero la targhetta Made in China sul fondello della agognata D5 o su un 24-70 ....


Non è questo il punto. Fabbricare in Cina non implica automaticamente che sia una ciofeca. Come mi aveva detto una volta un ragazzo uiguro, in Cina le cose di qualità alta se le prende il governo, quelle di qualità medio alta ve le prendete voi laowei (=occidentali), quelle di qualità medio bassa se le prendono i cinesi e quelle di qualità bassa se le prendono uiguri, tibetani, mongoli e minoranze varie.
Ci sono un sacco di cose fatte in Cina che vanno benissimo e altre che sono delle schifezze (cosa molto più probabile se la produzione è stata spostata in Cina di punto e in bianco solo allo scopo di abbassare i costi di produzione). Il fatto è che se hai una lente, il 105 DC, fabbricato in Giappone e con una meccanica più complessa venduto a tot e poi hai un altro obiettivo, fatto in Cina a costi minori con una meccanica meno complessa e venduto a 2x tot, allora qualche dubbio viene.
Cobaltatore
All'atto pratico made in China o Japan non dovrebbe fare differenza.
Un dubbio però sovviene poichè,se un'azienda che propone un prodotto come d'elite al top del prezzo e prestazioni, lo fa produrre con un occhio attento alla riduzione costi di manodopera (motivo certo per spostare la costruzione in Cina), viene da pensare che la riduzione costi possa essere anche sui materiali.
Del resto una Ferrari o una Lamborghini costruita in Polonia o in Brasile, suonerebbe sinistramente male, ecco quella è la sensazione.
lupaccio58
QUOTE(Cobaltatore @ Feb 10 2017, 11:40 AM) *
Del resto una Ferrari o una Lamborghini costruita in Polonia o in Brasile, suonerebbe sinistramente male, ecco quella è la sensazione.

Parole sante... guru.gif
t_raffaele
QUOTE(Cobaltatore @ Feb 10 2017, 11:40 AM) *
All'atto pratico made in China o Japan non dovrebbe fare differenza.
Un dubbio però sovviene poichè,se un'azienda che propone un prodotto come d'elite al top del prezzo e prestazioni, lo fa produrre con un occhio attento alla riduzione costi di manodopera (motivo certo per spostare la costruzione in Cina), viene da pensare che la riduzione costi possa essere anche sui materiali.
Del resto una Ferrari o una Lamborghini costruita in Polonia o in Brasile, suonerebbe sinistramente male, ecco quella è la sensazione.


Probabilmente, sempre se... come ho già detto, non sia legato a problematiche di produzione, per via dell'incidente alla centrale atomica.
Dicevo... probabilmente se, fosse stato prodotto in Giappone, il prezzo potrebbe essere stato diverso. Più alto o uguale.Chi ci dice il contrario??
Saluti@Cordialità
robermaga
QUOTE(Cobaltatore @ Feb 10 2017, 11:40 AM) *
All'atto pratico made in China o Japan non dovrebbe fare differenza.
Un dubbio però sovviene poichè,se un'azienda che propone un prodotto come d'elite al top del prezzo e prestazioni, lo fa produrre con un occhio attento alla riduzione costi di manodopera (motivo certo per spostare la costruzione in Cina), viene da pensare che la riduzione costi possa essere anche sui materiali.
Del resto una Ferrari o una Lamborghini costruita in Polonia o in Brasile, suonerebbe sinistramente male, ecco quella è la sensazione.

Non mi sembra questo un paragone giusto, una Ferrari non può essere prodotta fuori da Modena (ma la componentistica?) come un Brunello o un Sassicaia fuori di Toscana. Queste sono cose che giocano un altro campionato.
Il problema è che l'ottica in questione costa veramente troppo, anche se da quello che si legge e si vede, sembra straordinaria. Sicuramente la produzione in Cina risponde all'esigenza di risparmio sulla mano d'opera, esigenza dovuta al fatto che Nikon è, ed è inutile negarlo, un'azienda in crisi. Ma non penso a un risparmio sui materiali anzi, una maggior leggerezza rispetto ad esempio ai Sigma Art, che hanno dei pesi da dinosauri, credo sia dovuto a una maggior ricerca proprio su questi.
In fondo non si vedono differenze nei materiali fra la D800 (Giappone) e la 810 (Thailandia) cosi come fra i 105 micro dei quali esistono 2 versioni, una Made in China e una Made in Japan.
Roberto
lupaccio58
QUOTE(robermaga @ Feb 10 2017, 01:33 PM) *
In fondo non si vedono differenze nei materiali fra la D800 (Giappone) e la 810 (Thailandia)

Roberto, mi dispiace contraddirti ma non è così. Ho avuto 800 e 800E, macchine robuste costruite con perizia e profusione di materiali, e da un paio d'anni gioco con la 810 che è decisamente un'altra cosa. Per dirne una le viti del bocchettone ottiche (componente decisamente importante su una reflex, non a caso in assistenza spesso ritengono di doverlo sostituire) sono avvitate al corpo su plastica anziché su lega metallica, proprio lo scorso anno un utente qui sul forum lamentò che, a seguito di caduta della reflex, il 14-24 montato si staccò portandosi dietro la baionetta la quale aveva strappato i supporti in plastica, ricordo ancora con terrore le foto. Non inventiamoci nulla, alluvioni o perdite di centrali nucleari sono boutade buone per che ci crede. Oggi il verbo è "meno metallo e più plastica (per darsi un tono la chiamano polimero ma sempre plastica è...) e abbattimento feroce dei costi di produzione tramite delocalizzazione della stessa in paesi dove la semi-schiavitù è sommessamente sopportata". Intendiamoci, io non ho nulla contro il risparmio. Ma se risparmi tu produttore perché io consumatore devo continuare a pagare come se un oggetto fosse prodotto a Ginza e per giunta con materiali nobili?

PS: Ginza è il quartiere più esclusivo di Tokio
PPS: non vorrei aver dato l'impressione di essere quello che sputa sulla 810, che è senz'altro la macchina più prestazionale che mi sia mai capitata fra le mani. Ma passare per scemo non mi sta neanche bene, so perfettamente che non mi durerà la metà di quanto mi sarebbe durata una 800, e un quarto di una bella 700 dry.gif
robermaga
Lupo, sfondi una porta aperta, come sai sono un amante del vintage e ho una 10cina di AIS nei miei cassetti, che un po per le dimensioni e pesi, un po per il metallo vero, qualcuno è pure un ricordo, amo più dei pochi AFS che ho e essendo abituato per età, tranne rare eccezioni a "chiudere" un po, ne apprezzo pure la buona qualità.
Detto questo confesso di aver solo preso in mano una D810 che mi è apparsa assolutamente uguale alla mia 800, tuttavia non ho motivo di dubitare di quanto dici e ricordo pure io dell'utente che denunciò quel grave danno.
Però secondo te quel "peggioramento" è dovuto alla "delocalizzazione" o COMUNQUE il produttore avrebbe introdotto quelle modifiche indipendentemente dal luogo di produzione per una esigenza di risparmio pure sui materiali. Se è così questo esula dal paese di produzione poiché credo che se polimero di qualità X viene scelto, che sia prodotto in Cina o Giappone questo non faccia differenza. Ne testimonia il fatto che la Apple produca in Cina tablet e smart.

Probabilmente il brand che abbiamo scelto e che amiamo o comunque che consideriamo migliore, versa e non da ora in un periodo che non si può definire aureo. Lo può dire bene chi come me ha cominciato a scattare con Nikkormat e F2 e poi l'epoca d'oro degli anni 80. C'è solo da augurarsi che resti e resista quella che tutto sommato, considero ancora una grandissima qualità generale e nelle camere e nelle ottiche.
Roberto
Cobaltatore
QUOTE(robermaga @ Feb 10 2017, 01:33 PM) *
Non mi sembra questo un paragone giusto, una Ferrari non può essere prodotta fuori da Modena (ma la componentistica?) come un Brunello o un Sassicaia fuori di Toscana. Queste sono cose che giocano un altro campionato.

Roberto


Dipende sempre dalle ambizioni di prezzo e posizionamento, ci sono certe cose in cui il pedigree conta, sopratutto per chi sborsa.
lupaccio58
QUOTE(robermaga @ Feb 10 2017, 04:12 PM) *
...secondo te quel "peggioramento" è dovuto alla "delocalizzazione" o COMUNQUE il produttore avrebbe introdotto quelle modifiche indipendentemente dal luogo di produzione

Secondo me quando subentra la voglia di guadagnare di più si delocalizza e contestualmente si risparmia sui materiali. Dove porti una strada del genere possiamo immaginarlo tutti. Per inciso Apple finora ha solo delocalizzato, ma i materiali sono quelli nobili di sempre wink.gif
maxter
QUOTE(pes084k1 @ Feb 8 2017, 06:32 PM) *
....e comunque ricordo che un AF-S tra 10 anni ha il 60% di probabilità di essere un rottame inusabile o smaltito.

Elio


Perché?
sarogriso
QUOTE(maxter @ Feb 11 2017, 07:17 AM) *
Perché?


Fratello,
tu hai perso la fede laugh.gif
pes084k1
QUOTE(maxter @ Feb 11 2017, 07:17 AM) *
Perché?


Si tratta di calcoli probabilistici, basati sulla frequenza dei guasti incontrata da questi dispositivi. L'AF-S ha molte strutture soggette a usura (parti auto-lubrificate, motori, attuatori elettrici non collaudati), a guasti killer (es. deformazione da calore, quanti lasciano la macchina in bagagliaio, sul cruscotto o portano un obiettivo nero sotto il sole?) che richiedono sostituzioni, a starature progressive dovute alla struttura o all'incapsulamento degli elicoidi (l'AF causa una piegatura del piano focale nel tempo, evidente con obiettivi corti), al peso (tele, zoom...). Vedo diversi danni e malfunzionamenti a 4-5 anni di vita, sistematici, poi deterioramenti che richiedono grossa manutenzione a 10 anni e controllo il decadimento delle ottiche in mio possesso. Con una "distribuzione di Poissan" possiamo concludere una MTBF proprio di dieci anni per gli AF-S e di una ventina per gli AF-D. A quella MTBF quindi 2/3 degli obiettivi saranno rotti e la loro sopravvivibilità dpende da possibilità e costo delle riparazioni. Ora una lente di 10 anni tecnicamente è NUOVA, il resto dipende da santa LTR, che spesso sbuffa, a cui giriamo la domanda (non posso sentirmi gentilmente obiettare, come accadde nel 1997, che un obiettivo da "revisionare" ha "dieci anni" nel consuntivo di riparazione, quando era evidente che sarebbe stato comunque possibile riportarlo in piena specifica...). Papale, papale, durata e riutilizzabilità di realizzazioni "delle eterne equazioni di Maxwell" (le ottiche) guidano le mie scelte.
Del processore interno delle fotocamere, se posso bypassarlo con il raw o se mi esce un formato video standard, non mi importa nulla!

A presto telefono.gif

Elio
marmo
Sono a dieta per cui niente popcorn e neppure birretta.......
lupaccio58
QUOTE(pes084k1 @ Feb 11 2017, 03:07 PM) *
Con una "distribuzione di Poissan" possiamo concludere una MTBF proprio di dieci anni per gli AF-S e di una ventina per gli AF-D.

Strano, perché mi sembra di ricordare che l'unica lente che hai buttato è proprio un afd, nello specifico il 20 mm, per l'insorgere di muffa. Perlomeno così hai scritto... rolleyes.gif Lampadina.gif

QUOTE(pes084k1 @ Feb 11 2017, 03:07 PM) *
Con una "distribuzione di Poissan" possiamo concludere una MTBF proprio di dieci anni per gli AF-S e di una ventina per gli AF-D. A quella MTBF quindi 2/3 degli obiettivi saranno rotti

sgrat sgrat unsure.gif

QUOTE(pes084k1 @ Feb 11 2017, 03:07 PM) *
Papale, papale, durata e riutilizzabilità di realizzazioni "delle eterne equazioni di Maxwell" (le ottiche) guidano le mie scelte.

Non ho capito una ceppa come quasi sempre accade, ma sicuramente è colpa mia...
maxter
QUOTE(pes084k1 @ Feb 11 2017, 03:07 PM) *
Si tratta di calcoli probabilistici, basati sulla frequenza dei guasti incontrata da questi dispositivi. L'AF-S ha molte strutture soggette a usura (parti auto-lubrificate, motori, attuatori elettrici non collaudati), a guasti killer (es. deformazione da calore, quanti lasciano la macchina in bagagliaio, sul cruscotto o portano un obiettivo nero sotto il sole?) che richiedono sostituzioni, a starature progressive dovute alla struttura o all'incapsulamento degli elicoidi (l'AF causa una piegatura del piano focale nel tempo, evidente con obiettivi corti), al peso (tele, zoom...). Vedo diversi danni e malfunzionamenti a 4-5 anni di vita, sistematici, poi deterioramenti che richiedono grossa manutenzione a 10 anni e controllo il decadimento delle ottiche in mio possesso. Con una "distribuzione di Poissan" possiamo concludere una MTBF proprio di dieci anni per gli AF-S e di una ventina per gli AF-D. A quella MTBF quindi 2/3 degli obiettivi saranno rotti e la loro sopravvivibilità dpende da possibilità e costo delle riparazioni. Ora una lente di 10 anni tecnicamente è NUOVA, il resto dipende da santa LTR, che spesso sbuffa, a cui giriamo la domanda (non posso sentirmi gentilmente obiettare, come accadde nel 1997, che un obiettivo da "revisionare" ha "dieci anni" nel consuntivo di riparazione, quando era evidente che sarebbe stato comunque possibile riportarlo in piena specifica...). Papale, papale, durata e riutilizzabilità di realizzazioni "delle eterne equazioni di Maxwell" (le ottiche) guidano le mie scelte.
Del processore interno delle fotocamere, se posso bypassarlo con il raw o se mi esce un formato video standard, non mi importa nulla!

A presto telefono.gif

Elio


Grazie per la risposta, non ho capito granché ma la sostanza penso di si. Speriamo pero' che non sia proprio cosi'.😁
Banci90
QUOTE(maxter @ Feb 11 2017, 09:05 PM) *
Grazie per la risposta, non ho capito granché ma la sostanza penso di si. Speriamo pero' che non sia proprio cosi'.😁

Tanti paroloni che potrebbero tradursi in:

Prima gli obiettivi erano completamente meccanici e bastava tenerli con cura e non lasciarli fermi affinché funzionassero a vita, oggi abbiamo introdotto la tecnologia, la quale ha portato innumerevoli vantaggi ma ha anche un ciclo vitale estremamente variabile e può dare molti più problemi.
fullerenium2
E per che si dovrebbe rompere un AFD? È tutto meccanico, vetro ed ingranaggi. Elettrica molto molto poca.
Se poi si rompe un AFS, si romperà un Canon, un Sigma, un Tamron, un Sony e tutti quelli che montano motori interni in tutte le loro declinazioni. Quindi nessuno è escluso.
Solo i MF potrebbero salvarsi sempre che lasciati sotto il sole non si scolli qualche doppietto o qualche fungo trova terreno fertile per proliferare.
Ma alla sfiga non si comanda e spesso non è un evento raro.
Però scegliere un obiettivo manuale solo perché durerà più a lungo ma nel frattempo ci siamo persi la corsa di un bambino perché stavamo cercando di mettere a fuoco, beh mi pare un po' eccessivo. Ed io sono uno di quelli che ha più obiettivi manuali che AF.
sarogriso
QUOTE(lupaccio58 @ Feb 11 2017, 08:44 PM) *
sgrat sgrat unsure.gif


Mi sa che questa sera ci saranno delle autentiche "deforestazioni scrotali" a carico degli amanti di ottiche AF-S

.......una diagnosi assai infausta con questo anatema lanciato a 360° cerotto.gif messicano.gif
pes084k1
QUOTE(fullerenium2 @ Feb 11 2017, 10:30 PM) *
E per che si dovrebbe rompere un AFD? È tutto meccanico, vetro ed ingranaggi. Elettrica molto molto poca.
Se poi si rompe un AFS, si romperà un Canon, un Sigma, un Tamron, un Sony e tutti quelli che montano motori interni in tutte le loro declinazioni. Quindi nessuno è escluso.
Solo i MF potrebbero salvarsi sempre che lasciati sotto il sole non si scolli qualche doppietto o qualche fungo trova terreno fertile per proliferare.
Ma alla sfiga non si comanda e spesso non è un evento raro.
Però scegliere un obiettivo manuale solo perché durerà più a lungo ma nel frattempo ci siamo persi la corsa di un bambino perché stavamo cercando di mettere a fuoco, beh mi pare un po' eccessivo. Ed io sono uno di quelli che ha più obiettivi manuali che AF.


Gli AF sono tutti vulnerabili, ci mancherebbe, da Nikon a Sony a Sigma a Zeiss! I problemi sono:
1) Parti meccaniche lubrificate e autolubrificate che si deformano sotto il peso/sforzo delle lenti (specie in macro, zoom e cannoni) e con il calore (scorrimenti plastici);
2) Motori rotti (in caso di deformazioni gli attriti vanno alle stelle, poi usura delle rotelline di trascinamento).
3) Struttura in policarbonato che si deforma diversamente dalle parti metalliche e ottiche con tilt del piano focale e simili amenità, pure difficilmente giustificabili);
4) Deformazioni che creano pressioni sulle lenti a bassa tolleranza (il mio 20 AFD) con spostamenti di lenti sottili e crack dei doppietti spessi;
5) Usura delle camme (definitiva per tanti zoom).
6) Rottura parti elettroniche (minima per le CPU, alta per piattine, contatti striscianti, relais, interruttori e commutatori).
In più ci sono i danni "soft" riparabili, polvere, olio sulle lamelle e grasso sugli elicoidi e quelli irreparabili per tutti, a partire dai funghi, fino a cadute con deformazioni tali da richiedere ricostruzioni non convenienti.
Gli AFD mancano del motore, hanno struttura più compatta e robusta e meno tolleranze laterali, specie sui tele, ma gli zoom che ho visto sono tutti andati in revisione dopo una decina d'anni, gli AF sono raramente a posto, per interpolazione ottieni i miei valori. Se non te li riparano...
MF come Samyang sembrano invece più stabili (costruzione assiale e simmetrica, spessore elevato, lenti sottili e in media poco curvate), certo non sono AIS veri (il 55/2.8 è in lega, però..., e ne ho visti diversi con i tubi interni grippati) o ZF vari.
I manuali possono uscire di specifica (da soli) per pochi motivi, gli anelli elastici di montaggio delle lenti evitano scollamenti, il resto si ripara, a meno di non aver consumato elicoidi praticamente privi di grasso. Qualche ghiera allentata si trova comunque, ma più spesso la fine arriva per urti, funghi e corrosione montatura (l'alluminio...).
Proprio ieri paragonavo il Color Ultron Rollei/Voigt da 30-35 anni (ricuperato da un kit demolito, senza tappi, ma perfetto otticamente) e il mio SEL50F18F da battaglia (però va bene al primo e al secondo ordine sulla scala dei commerciali, ma non è lo stessa cosa a livello "leicista"...). Il primo è piano, sta in tolleranza, lamelle pulite, interno pulito, ghiera quasi perfettamente scorrevole (all'inizio avevo un lieve indurimento della camma in un punto, tipico degli Zeiss e Voigtlander). Se non prende urti il secondo, quanto camperà? Per lo meno manca di certe parti critiche dei Canikon. Lo stesso vale tra 20/1.8 G e ZF 18, ci voleva coraggio o necessità per prendere il primo, pur con una resa ben paragonabile.

Non è che non uso AF, specie sui tele, ma un AF veloce fa attriti e consuma potenza e quindi accelera l'exitus. Se noti, non prendo "fulmini di guerra", ma ottiche abbastanza demoltiplicate, sono anche migliori come resa pratica, in quanto non fanno "overshoot" nell'AF e riducono il rischio della "quantizzazione" del fuoco dovuta a ingranaggi e altro.

A presto telefono.gif

Elio
Banci90
QUOTE(fullerenium2 @ Feb 11 2017, 10:30 PM) *
E per che si dovrebbe rompere un AFD? È tutto meccanico, vetro ed ingranaggi. Elettrica molto molto poca.
Se poi si rompe un AFS, si romperà un Canon, un Sigma, un Tamron, un Sony e tutti quelli che montano motori interni in tutte le loro declinazioni. Quindi nessuno è escluso.
Solo i MF potrebbero salvarsi sempre che lasciati sotto il sole non si scolli qualche doppietto o qualche fungo trova terreno fertile per proliferare.
Ma alla sfiga non si comanda e spesso non è un evento raro.
Però scegliere un obiettivo manuale solo perché durerà più a lungo ma nel frattempo ci siamo persi la corsa di un bambino perché stavamo cercando di mettere a fuoco, beh mi pare un po' eccessivo. Ed io sono uno di quelli che ha più obiettivi manuali che AF.

Non ho detto che si debba necessariamente rompere qualcosa ma è scontato dire che qualsiasi componente elettronica, seppur in minima parte, è più soggetta ai guasti rispetto ad una componente meccanica.

La mia Fm2 ha più di 20 anni e non perde uno scatto, l'M3 che ho in casa dopo una revisione qualche anno fa è tornata a nuovo; la D610 non ha fatto in tempo ad uscire dalla casa di produzione che già era difettosa.. "e grazie al ca**o" mi risponderai, quello che non c'è di certo non si rompe, sono macchine meccaniche ma è proprio questo il punto della discussione.

Amo la tecnologia e tutti i cambiamenti che essa apporta alla vita di tutti i giorni e non smetterò mai di amarla ma si è persa la totale affidabilità che un tempo si poteva dare al proprio mezzo, nella fotografia così come in molte altre discipline, e questo è un dato di fatto.
Non sto dicendo di scegliere un obiettivo manuale perché durerà di più, sto solo facendo una constatazione oggettiva.




pes084k1
QUOTE(Andrea_Bianchi @ Feb 12 2017, 01:28 AM) *
Non ho detto che si debba necessariamente rompere qualcosa ma è scontato dire che qualsiasi componente elettronica, seppur in minima parte, è più soggetta ai guasti rispetto ad una componente meccanica.

La mia Fm2 ha più di 20 anni e non perde uno scatto, l'M3 che ho in casa dopo una revisione qualche anno fa è tornata a nuovo; la D610 non ha fatto in tempo ad uscire dalla casa di produzione che già era difettosa.. "e grazie al ca**o" mi risponderai, quello che non c'è di certo non si rompe, sono macchine meccaniche ma è proprio questo il punto della discussione.

Amo la tecnologia e tutti i cambiamenti che essa apporta alla vita di tutti i giorni e non smetterò mai di amarla ma si è persa la totale affidabilità che un tempo si poteva dare al proprio mezzo, nella fotografia così come in molte altre discipline, e questo è un dato di fatto.
Non sto dicendo di scegliere un obiettivo manuale perché durerà di più, sto solo facendo una constatazione oggettiva.


Le statistiche sui guasti dicono invece che le parti elettroniche o si rompono subito o hanno un tasso di guasti infimo (FE ed FA hanno otturatori più consistenti e duraturi delle FM, il Copal elettrico superò 600K scatti a 5 fps in una mostra). Se mai l'elettronica non è riparabile senza sostituzione del componente avariato. La tua D610 era difettosa di progetto, di costruzione o era una normale mortalità infantile, che dava fastidio anche alla Leica M. Non conta.
Però non puoi confrontare oggetti commerciali come la D610 con oggetti che avevano una costruzione "militare" (gli ibridi e i cuscinetti della FE, i leveraggi della M3...) e che sono restati in servizio con minime modifiche per decine di anni. Ancora oggi, se devo fare un test di risolvenza o scatto in viaggio, vado di FE, FM3a o Zeiss Ikon (stretta parente).
Un AF si rompe perché ha parti in movimento sottodimensionate o che possono diventarlo per attriti o imperfetta lubrificazione, ha canotti che devono muoversi con spinte interne, ha lenti pesanti per la struttura (e questo tappa anche la risoluzione che puoi spremere). In più è fatto di policarbonato, che non è una lega di magnesio o perfino di ottone. Lo metti al Sole, basta una volta per fare danni irrimediabili, anche montato su treppiede! E' pure nero!

A presto telefono.gif

Elio
fullerenium2
Solo una considerazione (ma siamo OT).
Ipotizzando la vita di un banale otturatore moderno che potrebbe essere di 100.000 scatti, riportato in un'epoca in cui si usava solo la pellicola è rullini da 36 pose, dovremmo in pratica consumare circa 2800 rullini.
Non è per questo che FM, FE e Leica duravano di più?
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