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In tema "natale" il made in china è ormai in tutti i settori...polemica

28 dicembre 2005 alle 14:20

prendo spunto da un post, di un altro forum, che parla dei giochi prodotti in cina, che hanno invaso i negozi e i supermercati italiani, e che sono poco sicuri, per polemizzare sul fenomeno made in China, ma quando si deciderà il governo italiano a mettere un limite alle impoertazioni, per i vari settori, dei prodotti made in China?, ormai è risaputo che la disoccupazione è aumentata, anche a causa di questo fenomeno, ormai anche benetton, sisley, e altre marche del settore abbigliamento, e chicco per il settore giochi, e tutti gli altri settori, vendono prodotti "made in cina", e l'industria Italiana andrà pian pianino a scomparire, per non parlare del fatto che, nonostante le marche conosciute fabrichino i prodotti in cina, (e quindi manodopera a bassissimo prezzo, venda poi i prodotti in Italia a prezzi alti, facendoci pagare solo ed esclusivamente la marca, andando in giro per i negozi ho notato inoltre che i negozi cinesi, vendono capi "made in Italy" non è un controsenso? perchè il governo Italiano non mette un limite, a tutto ci, e favorisce le industrie che producono in Italia?
ulisse

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28 dicembre 2005 alle 16:41

Da quello che ho capito
Non sei per niente daccordo con me! In Economia sono completamente zero ti ringrazio quindi per avermi fatto una bella lezione su dazi, e protezionismo, mi rendo conto inoltre che litalia, come produttore, ormai non è in grado di competere con la grande Cina, e questo sempre per colpa nostra, ma dal basso della mia ignoranza permettimi di preoccuparmi un pochino, siamo completamente dipendenti da lei, mi dici come andrebbe a finire se la Cina si dovesse rifiutare di produrre per noi? Potrebbe un giorno o laltro approfittare del fatto che, noi ormai pendiamo dalle loro.mani, o meglio dalle mani dei milioni di Cinesi, stacanovisti che lavorano per una miseria? , il mio ragionamento è molto terra terra, ti faccio quindi un esempio alla mia portata, mia madre lavorava da quando aveva 14 anni, si è sposata e ha avuto 4 figli, lasci il lavoro su richiesta di mio padre, era infatti che si occupava di portare il pane in casa, ma morì a soli 35 anni, lasciando mia madre da sola, con 4 figli e senza lavoro, il nostro tenore di vita è calato notevolmente, e mia madre ci ha messo anni prima di riprendersi, trovare un lavoro e far risalire il nostro tenore di vita, ora, io sono sposata e lavoro da quando avevo 24 anni, mio marito mi ha detto che, se volevo, potevo lasciare il lavoro, perché ci avrebbe pensato lui a me e a mio figlio, ma io non ci penso nemmeno, È anche vero il discorso che, non si pu fare tutto sempre da soli, ma credo che sia anche sbagliato, eccedere nel delegare troppo agli altri...che ne dici??
ulisse

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28 dicembre 2005 alle 18:30

Solo una cosa
una bella comitiva di cgl cisl e uil...e via..ehehehe vedi come si svegliano fuori!

ele

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29 dicembre 2005 alle 0:15

Io sono super pro-china
più per cuore che per altro ahaha

Comunque, la questione è molto più complessa
Tu mi parli di economia in crisi e poi mi dici di aziende che vanno a produrre in cina. Ebbene...i redditi di queste aziende che hanno SEDE IN ITALIA..in quale conteggio del PIL vanno inserite? eheh

Oltre a questa piccola precisazione..mi spiace, ma l'economia funziona così...efficienza ed efficacia.
I costi vanno tenuti costantemente sotto controllo...d'altronde l'obiettivo primario dell'impresa non è la massimizzazione dei profitti?

Evidentemente, se non siamo in grado di puntare sui costi bassissimi..dobbiamo puntare su altro.

P.S. tutti parlano dell'incubo CINA per l'economia...ma io vedo un altro incubo mooooltooo più vicino per le aziende produttrici in italia...ossia...la distribuzione commerciale...ehehehe

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29 dicembre 2005 alle 0:17
In risposta a Kramer

Io sono super pro-china
più per cuore che per altro ahaha

Comunque, la questione è molto più complessa
Tu mi parli di economia in crisi e poi mi dici di aziende che vanno a produrre in cina. Ebbene...i redditi di queste aziende che hanno SEDE IN ITALIA..in quale conteggio del PIL vanno inserite? eheh

Oltre a questa piccola precisazione..mi spiace, ma l'economia funziona così...efficienza ed efficacia.
I costi vanno tenuti costantemente sotto controllo...d'altronde l'obiettivo primario dell'impresa non è la massimizzazione dei profitti?

Evidentemente, se non siamo in grado di puntare sui costi bassissimi..dobbiamo puntare su altro.

P.S. tutti parlano dell'incubo CINA per l'economia...ma io vedo un altro incubo mooooltooo più vicino per le aziende produttrici in italia...ossia...la distribuzione commerciale...ehehehe

Ma poi il discorso dei dazi..è un controsenso..
..dal punto di vista del consumatore..

Perchè noi consumatori dovremo pagare di più dei prodotti quando abbiamo la possibilità di acquistarli a meno????!!!! (esistono per tipologie di prodotti per cui questo discorso non vale o vale in minima parte)

Poi da un punto di vista economico con i dazi si "guadagna" ben poco...se avessi lo scanner ti manderei il modello che lo dimostra..ma vabbè fidati a parole!

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29 dicembre 2005 alle 2:41

La cina è vicina, anzi vicinissima
Il governo italiano è parte della comunità europea e pochi giorni fa Silvio Berlusconi ha buttato sul lavoro europeo l'idea che la cina possa esportare in europa in ragione di quanto l'europa esporta in cina.

Io acquisto in cina e i prodotti cinesi son sempre più sofisticati e chi pensa siano solo di bassa tecnologia prende lucciole per lanterne.

Se l'europa non fa qualcosa (come italia sarebbe un suicidio... i cinesi ci bloccherebbero le già poche esportazioni e buonanotte al secchio) entro breve tempo noi italiani potremo contare forse sul turismo e sui servizi.

Le aziende manifatturiere spariranno.

Ma se chiedi a Prodi e non solo a Prodi ti dice che la cina è una grandissima opportunità e quando Tremonti dice che Prodi fa il rappresentante cinese in italia, viene deriso.

E di Prodi in europa, purtroppo, ce n'è più d'uno, tutta gente che non ha mai avuto un'azienda sua, che non sa esattamente cosa valga il danaro.

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29 dicembre 2005 alle 14:16
In risposta a Denis60525512

La cina è vicina, anzi vicinissima
Il governo italiano è parte della comunità europea e pochi giorni fa Silvio Berlusconi ha buttato sul lavoro europeo l'idea che la cina possa esportare in europa in ragione di quanto l'europa esporta in cina.

Io acquisto in cina e i prodotti cinesi son sempre più sofisticati e chi pensa siano solo di bassa tecnologia prende lucciole per lanterne.

Se l'europa non fa qualcosa (come italia sarebbe un suicidio... i cinesi ci bloccherebbero le già poche esportazioni e buonanotte al secchio) entro breve tempo noi italiani potremo contare forse sul turismo e sui servizi.

Le aziende manifatturiere spariranno.

Ma se chiedi a Prodi e non solo a Prodi ti dice che la cina è una grandissima opportunità e quando Tremonti dice che Prodi fa il rappresentante cinese in italia, viene deriso.

E di Prodi in europa, purtroppo, ce n'è più d'uno, tutta gente che non ha mai avuto un'azienda sua, che non sa esattamente cosa valga il danaro.

Io non ne faccio una questione politica...
perchè non sono ne di destra ne di sinistra ne di centro ne di chi sa quale partito....per concordo con te
ulisse

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